Il 2019 è appena cominciato ed è il momento di individuare le tendenze HR per l’anno a venire! Quali sono gli assi di sviluppo HR sui quali dovete focalizzarvi nel 2019? Kioskemploi ha le risposte per voi!

  1. Individuare le Soft Skills

soft-skillsLe Soft Skills (competenze emozionali e relazionali) sono ormai indispensabili. Infatti, i recruiter hanno cambiato la loro maniera di valutare i candidati e al giorno d’oggi danno tanta importanza alle Soft Skill quanto alle Hard Skill (competenze tecniche). In un ambiente in continua evoluzione, le capacità d’adattamento, l’agilità intellettuale, le qualità redazionali, ecc. sono primordiali. I candidati devono tenerne conto e mettere i risalto tali competenze all’interno del proprio CV.

Oltre al colloquio o alla presentazione delle referenze che permettono di ottenere un’anteprima sulle Soft Skill del candidato, vi sono altri mezzi per individuare tali tipi di competenze. I test di personalità permettono per esempio di stabilire un profilo veritiero e di evidenziare le qualità personali del candidato. Grazie al nostro partenariato con AssessFirst, attraverso il nostro recruiting software GestMax potete inviare ai vostri candidati dei test online per vedere se la loro personalità corrisponde alla posizione cercata.

  1. Sviluppare nuovi modi di lavorare

In Italia, il telelavoro è diventato sempre più popolare tra i dipendenti negli ultimi anni.

Secondo i risultati del Randstad Workmonitor, il 40% degli italiani intervistati vorrebbe svolgere la propria attività in telelavoro, a tempo parziale o totalmente.

Per i datori di lavoro i vantaggi sono numerosi: riduzione dell‘assenteismo, miglioramento dell’esperienza del dipendente, della performance… Per gli impiegati, il telelavoro apporta principalmente un migliore equilibrio tra la vita privata e professionale e permette loro di risparmiare tempo e denaro nel tragitto.

Nonostante questi vantaggi, le imprese sembrano reticenti ad adottare questa maniera di lavorare. Temono una perdita di controllo sulla produttività e l’organizzazione e pensano che ciò non favorisca la coesione dei team. In Italia si tende comunque ad incoraggiare questo modo di lavorare, già ben ancorato nelle società Anglo-Sassioni. In ambito regolamentare, è dal 2017 che la legge italiana ha regolamentato il cosidetto “lavoro agile” per adeguare il quadro normativo ad una situazione già presente nel nostro paese.

Adottare il telelavoro è ormai più che realizzabile per la maggior parte delle aziende grazie al digitale. Proporre delle possibilità di telelavoro all’interno delle proprie offerte di lavoro rappresenta un forte punto a favore per il vostro employer branding. Infatti, l’impresa sarà più attrattiva se si mostra flessibile e all’ascolto del benessere dei propri dipendenti.

  1. Garantire la protezione dei dati

A partire dall’entrata in vigore della GDPR nel maggio 2018, la protezione dei dati fa parte delle preoccupazioni dell’area HR. Secondo la GDPR, nell’ambito della selezione del personale, i dati raccolti devono servire a valutare la capacità del candidato ad occupare l’incarico proposto. La maggior parte delle aziende hanno già preso le disposizioni per rispettare questa nuova regolamentazione. Ma il lavoro non è ancora finito, si tratta di sforzi continui, le abitudini devono cambiare profondamente. Il ruolo del Delegato alla protezione dei dati (DPO) è centrale, deve assicurare l’adeguamento alla GDPR, garantire il rispetto della regolamentazione, sensibilizzare i team, “ripulire” i database… il lavoro proseguirà quindi durante tutto il 2019 e gli anni a venire.

Logiciel-recrutement-gestmax Buono a sapersi! Il nostro software Gestmax vi facilita la conformità con la GDPR.

  1. Dinamizzare la propria comunicazione HR

Nel 2019, la comunicazione HR deve essere interattiva, dinamica e al passo con i tempi. In un contesto di guerra dei talenti, le imprese devono raddoppiare i propri sforzi. Blog HR, video, software di onboarding… sono diventati degli strumenti sempre più utilizzati dalle imprese per valorizzare il proprio employer branding.

Il video per valorizzare il vostro employer branding

Il formato video è sempre più utilizzato nella comunicazione HR. Favorevole allo storytelling, questo canale permette di mettere in risalto la storia della vostra impresa, i vostri dipendenti, i vostri valori… Da qualche anno a questa parte, le grandi imprese si dotano di video creativi e innovativi che mettono in avanti la loro cultura aziendale. In più, il formato video si presta ad esser diffuso facilmente sui social network e favorisce i commenti e le condivisioni. È particolarmente apprezzato dai Millenials, grandi consumatori di video su internet.  

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=8ADIb1_UXKo

Esempio video Employer Branding di Lidl

Alcune imprese vanno oltre ad un semplice video che presenta l’impresa. È il caso di Ubisoft che propone un video in realità virtuale che permette una vera immersione del candidato nell’impresa. In questa maniera, scopre gli uffici e le differenti professioni come se già vi fosse all’interno.

Video di presentazione della sede Ubisoft in realtà virtuale (sottotitoli in inglese)

Curare l’esperienza dei dipendenti 

Da qualche anno, l’esperienza lavorativa dei dipendenti è al centro delle preoccupazioni degli HR. Comincia dalla tappa di candidatura. L’ottimizzazione dell’esperienza candidato è quindi diventata una sfida fondamentale. Una volta che il candidato viene assunto, l’integrazione deve avvenire nelle migliori condizioni possibili. Software specializzati nell’Onboarding come Talmundo e Workelo nascono per affiancare i dipartimenti HR nell’integrazione dei nuovi arrivati.

In seguito, l’obbiettivo è transformare ogni collaboratore in un vero ambasciatore. Il dipartimento HR deve perciò adottare gli strumenti necessari per aumentare il sentimento di appartenenza e stabilire un vero piano d’azione per ottenere il prorpio fine.

  1. Proporre un chatbot

chatbotNel 2018, i chatbot hanno il avuto il vento in poppa presso il dipartimento HR e la tendenza dovrebbe proseguire nel 2019.  Agente di conversazione virtuale, il chatbot può esser utilizzato per molteplici funzioni: recruiting, gestione amministrativa, formazione… La funzione principale del chatbot è la comunicazione.

Dal lato dipendente, permette di gestire le richieste semplici come per esempio, il saldo dei loro giorni di ferie, segnalare un giorno di malattia… Dal lato recruiting, l’assistente di dialogo è là per rispondere alle domande dei candidati, presentare loro i video sulle professioni, permetter loro di trovare un annuncio, pre-qualificare i candidati…. Permettendo agli HR di concentrarsi su questioni prioritarie e strategiche.

Il recruiting conversazionale costituisce una vera esperienza per il candidato. È un punto di forza innegabile per l’employer branding. Il chatbot permette di instaurare un dialogo con il candidato, e di renderlo il più fluido e piacevole possibile. Apporta un’esperienza immediata e personalizzata, due fattori che i candidati cercano quando inviano la propria candidatura.

Bilancio…

La digitalizzazione, ben presente nel 2018, proseguirà senza dubbio nel 2019. Consapevolezza sulle Soft Skill, nuovi modi di lavorare, valorizzazione dell’esperienza candidato e protezione dei dati saranno ancora al centro delle preoccupazioni del dipartimento HR. I Big Data e l’Intelligenza artificiale prenderanno allo stesso modo sempre più terreno. Naturalmente faremo il punto durante l’anno su tutti questi sviluppi futuri.

Non esitate a condividere le vostre opinioni sulle tendenze 2019 nei commenti!